mercoledì 22 agosto 2018

Pierluigi Panza L'ultimo Leonardo (Pagine 224 | Prezzo 20 €)























La storia, gli intrighi e i misteri del Salvator Mundi di Leonardo, il quadro più costoso del mondo. Brusio in sala: si parte con il lancio a 75 milioni. Quando l’offerta tocca 300 milioni, fino ad allora il record per un’opera d’arte, i sussulti riempiono la stanza, si capisce che questa sera la storia passa da lì… Il Salvator Mundi attribuito a Leonardo è diventato il quadro più costoso del mondo il 15 novembre 2017, quando nella sede newyorkese di Christie’s è stato battuto per 450 milioni di dollari. E’ diventato di proprietà del Department of Culture and Tourism di Abu Dhabi che lo esporrà per la prima volta il 18 settembre al Louvre di Abu Dhabi, che da allora diventa sede del quadro. Nel 2019, a 500 anni dalla morte di Leonardo, il quadrò sarà spostato in mostra temporanea al Louvre di Parigi e posto a fianco della Gioconda. Poi tornerà ad Abu Dhabi. I dipinti attribuiti con certezza a Leonardo Da Vinci non arrivano a venti: un numero davvero esiguo anche per un maestro antico. Non è strano allora che da decenni studiosi e mercanti in tutto il mondo vadano alla ricerca dei suoi capolavori perduti.
Portato in Inghilterra come dono per le nozze fra Henrietta Maria di Borbone e Carlo I Stuart, il Salvator Mundi sopravvive ai tumulti delle Rivoluzioni inglesi; viene donato da Giacomo II a una sua spregiudicata amante; viene ereditato, venduto, restaurato, ridipinto al punto da scomparire, lasciando dietro di sé solo la lunga scia di copie dei pittori leonardeschi, e una riproduzione seicentesca dell’incisore boemo Wenceslaus Hollar. Fino al 2005, quando un dipinto comprato in Louisiana per poche migliaia di dollari viene sottoposto a una radicale pulitura che lascia sbalorditi: quella che emerge sotto la crosta di vernici e ridipinture sembra proprio la mano di Leonardo. Per alcuni esperti è questo l’originale, il primo Salvator Mundi. Di certo, è questa l’opera che il 15 novembre 2017, nella sede newyorkese della casa d’aste Christie’s, viene aggiudicata per 450 milioni di dollari. Con il rigore dello storico d’arte e la sensibilità del romanziere, Pierluigi Panza dipana i fili di un mistero che lega in modo imprevedibile due mondi: quello del glorioso passato europeo popolato di nobili, artisti e cortigiani, e quello attuale, dominato da capitali finanziari e nuovi ricchi sedotti dall’ambiguo potere delle immagini. Pierluigi Panza è scrittore, storico d’arte e giornalista. Professore al Politecnico di Milano, ha scritto cinque romanzi, tutti editi da Bompiani, e numerosi saggi di storia dell’arte. Scrive per il Corriere della Sera.

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